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Descrizione

 Partenza
Alpe Mara (Montagna in Valtellina - So) (1750 m)

Coord. inizio sent :

Lat:

Lon:

 Arrivo  Corna Mara (2807 m )
 Dislivello  1060 m
 Difficoltà  EE
 Tempo  3h30
 Segnaletica  
 Cartografia  
 Descrizione  

Da Sondrio imboccare la strada panoramica che conduce a Colda e a Montagna. La strada sale dal centro abitato e lambisce poco dopo, sulla sinistra, il convento dei Frati Cappuccini di Colda.  Superato il Castello Grumello, si giunge ad un bivio in contrada Pace (2,5 km da Sondrio). Qui si devia a sinistra per imboccare la strada che, con alcuni tornanti, entra nel paese di Montagna in Valtellina.  Seguendo le indicazioni  dopo 2 Km si raggiunge  Carnale e S. Maria e proseguendo oltre la località di Oniscio 1515 mt. (9,3 km. da Sondrio), dove cessa l'asfalto. Su strada sterrata si continua nel bosco d'abeti, raggiungendo le case dell'Alpe Mara a 1749 mt. dove si parcheggia l'auto. Dopo aver attraversato un torrentello la strada, con fondo in cemento riprende a salire. In prossimità di un tornante, sempre con fondo in cemento  si continua dritti lungo un sentiero in erba che si inoltra nel bosco. In breve si giunge alla prima centralina dell'acquedotto con palina segnaletica. Da qui il sentiero il sentiero prosegue  lungo il tracciato dell' acquedotto scavato nella roccia. Si risale con pendenza costante il suggestivo sentiero e dopo aver passato una seconda centralina idrica si raggiunge una terza centralina. Qui il tracciato dell'acquedotto termina e si prende a  destra il sentiero che sale e si raggiunge il crinale in corrispondenza di una vasta sella erbosa. Da qui si percorre il crestone sempre seguendo la traccia nel pascolo, ogni tanto interrotto da qualche roccetta affiorante  e da pietroni. Con facile camminata si guadagna quota fino ad un rilievo con rocce affioranti quotata 2565 mt. Qui si lascia il crinale per traversare una zona di  grandi blocchi, da ultimo perdendo  un pò di quota. Ci troviamo in una conca compresa tra il crinale appena abbandonato ed un tozzo crestone pure orientato verso sud-ovest. Il sentiero fin qui seguito si perde gradualmente fin quasi a scomparire una volta che si è traversata questa zona, nota anche come "Bus de la neve", poiché qui la neve resta sino a stagione inoltrata. Ora una ripidissima salita su faticose erbe ci porta a toccare il crinale del tozzo crestone. Seguendo le tracce lasciate dal passaggio delle greggi, fra erbe e roccioni si segue il crinale tenendosi principalmente sul suo lato meridionale. Si giunge così alla rocciosa porzione sommitale, che senza difficoltà si percorre fino alla cima.

 

 Note  
 Post rel. http://flaviopontiggia.altervista.org/?p=4624